Prendere la residenza nel Principato di Bir Tawil è un segno di solidarietà verso i reclami per l'indipendenza e il riconoscimento. Inoltre, la scelta di prendere la residenza nel Principato di Bir Tawil deriva dalla volontà di difendere i diritti delle comunità nomadi emarginate, come rifiuto dei sistemi dominanti di governance globale, oppressivi, neocolonialisti e imperialisti. È una sfida al "mainstream" geopolitico e culturale.
Nel Principato di Bir Tawil ci sono regolamentazioni meno rigide rispetto ai governi tradizionali, il che attrae individui che desiderano vivere senza eccessivo controllo statale. Tassazione minima o inesistente, assenza di normative stringenti su attività economiche o personali. Il Principato di Bir Tawil è l’espressione di un popolo libertario e nomade.
Bir Tawil, come paese non riconosciuto, opera in maniera diversa dai modelli tradizionali di governo, offrendo un terreno fertile per l'esplorazione di nuove strutture statali. Il Reggente propone un modello decentralizzato di economia e amministrazione con promozione di una criptovaluta locale.
Il Principato di Bir Tawil può attrarre chi è interessato a sperimentare sistemi alternativi, come l'adozione di tecnologie blockchain per la governance o soluzioni sostenibili per comunità autosufficienti. Il progetto di Marianne Station 1 come città-stato decentralizzata ed eco-sostenibile ne è un esempio. Questa è anche un’opportunità per sviluppare una comunità che può agire con maggiore flessibilità, attirando imprenditori visionari.
Prendere la residenza in un paese non riconosciuto come il Principato di Bir Tawil può essere un atto di sfida al sistema geopolitico tradizionale, un esperimento di libertà personale ed economica, o un modo per sostenere la causa ideologica e politica. Tuttavia, è essenziale considerare la limitata accettazione internazionale attuale.
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